A.I.CA. 1927 - 1947 - 2007
La nascita dell'ASSOCIAZIONE ITALIANA CANTASTORIE
di Lorenzo DE ANTIQUIS
(da "Il Cantastorie - rivista di tradizioni popolari" - 1979)
Nel quarantasette i cantastorie erano circa duecento e non era difficile trovarsi, incontrarsi, e quindi nasceva anche la concorrenza. Per questa ragione i Comuni hanno cominciato a classificare i cantastorie, perché non ce n'era uno, ce n'erano due... creavano un pochino di animazione, per non dire di confusione. C'erano gli altri utenti della piazza, del mercato, gli ambulanti, ai quali sembrava d'esser danneggiati dai cantastorie, e allora venne la necessità di organizzarsi, di creare qualcosa da contrapporre a quello che facevano gli altri.
Allora i cantastorie avevano un abbonamento molto economico, erano le famose Serie Ferroviarie delle Ferrovie dello Stato. Il cantastorie nel quarantasette pagava seimila lire al mese, cioè duecento lire al giorno, era una certa sommetta, però poteva girovagare da Milano... Genova... La tredicesima Serie che avevo io e che aveva Piazza Marino con gli altri emiliani andava fino a Pescara e fino a Roma e tutte le linee intermediarie di tutte le varie regioni.
E allora veniamo al fatto. Il quattordici di settembre nel Comune di Castelfidardo c'era la Fiera delle Crocette, che è una frazione. Casualmente in quella fiera s'incontrò diversi cantastorie, che con una fiera così erano veramente forti. lo e Piazza Marino abbiamo avuto uno scambio di idee: «E allora vuoi dire che bisogna fare l'Associazione dei cantastorie ».
C'erano già stati due precedenti; ce n'era stata una nel ventisette, fondata a Bologna sempre da De Antiquis, poi ce n'era stata una a Cremona nel trenta. Perché? Perché c'erano tutte queste lotte. Questa volta, alla distanza di tanti anni e di tanti fatti avvenuti, De Antiquis non si sentiva in grado di prendere l'iniziativa, ma la prese Piazza Marino, che disse: «Solo te sei in grado di farla ». «Va be', io prendo l'impegno di fare un progetto ». Infatti li si disse di fare un sindacato italiano cantastorie, ma poi, ìripensandoci nei due mesi seguenti che mi avevano dato di tempo, pensai che un sindacato vero e proprio, era una responsabilità troppo grande per quello che avrebbero potuto ottenere i cantastorie.
«Facciamo un'associazione che potrà collaborare con i sindacati degli ambulanti, loro hanno già delle forze notevoli in ogni città, in ogni posto dove noi avremmo potuto chiedere eventualmente un aiuto. Noi non abbiamo uffici, non abbiam niente, quindi se noi facciamo da soli non riusciamo altro che a mettere una sigla e a non ottenere niente. E' bello essere un'associazione che faccia capo dove c'è una forza ». E allora una notte mi trovavo a Benevento e dove ho trovato alloggio ho scritto gli articoli dello Statuto. Pensai: "Facciamo una associazione che abbia un carattere morale e che soprattutto si appoggi alle organizzazioni già esistenti ». Nel primo Statuto dice che è auspicabile che i vari soci dell'A.I.CA. si iscrivino ai Sindacati Venditori Ambulanti e anche dello Spettacolo Viaggiante, dove si trovano.
Cos'è venuto fuori? Dall'agricoltura si è passati all'industria, i mercati normalmente frequentati dalla massa dei cantastorie si sono volatilizzati. Ecco, i cantastorie a un certo momento hanno cominciato a sentire la perdita del posto di lavoro. E allora quel cantastorie che non aveva quella grande attrattiva, quella grande forza, che proprio andava a cercare quei mercatini più isolati, quelle fierette più disperse, come faceva De Antiquis, come faceva degli altri, sono stati proprio i primi a sentirlo. Be' le compagnie più grosse, formate di tre o quattro elementi, con maggiori possibilità già frequentavano le città, a un certo momento si son trovate nella possibilità di resistere di più. Pensate un po', quando si avevano chiuso tutte le possibilità di parlare, parlavano solo quelli che avevano le organizzazioni, adesso c'è anche un'inflazione di organizzazioni ma quando l'abbiam fatta noi, noi stavamo subendo gli assalti di quelli che erano organizzati, i quali andavano in Comune e li ascoltavano, noi no.
Quello che ha fatto l'A.I.CA. per i cantastorie, devo dire onestamente, che sono state più le disfatte che le vittorie, ma se anche di fronte a cento disfatte avessimo avuto una vittoria nella difesa del posto di lavoro, era sempre una vittoria e se noi non combattiamo non hai mai vinto. Quindi l'A.I.CA. prima difese i cantastorie in piazza, abbiamo avuto delle disfatte ma abbiamo avuto anche delle vittorie. A Milano, erano più di cinquant'anni che uno che andava in piazza a fare o il suonatore o il cantastorie, guai se si fosse permesso di andare a dire che voleva fare quel lavoro, perché s'era confuso nei regolamenti comunali dei Vigili Urbani. La grande battaglia deIl'A.I.CA. di distinguere che il cantastorie non era un suonatore ambulante, questa è la grande battaglia!
L'A.I.CA. è nata per vincere una battaglia morale, anche con il riflesso economico e sociale. Sette o otto anni fa, dopo tre anni di azioni, Il Comune di Milano ha concesso a Brivio Angelo di potere fare il cantastorie nel Parco Sempione, al Castello. Anche a tutti i cantastorie che andavano da Brivio Angelo era concesso di fare il cantastorie a Milano. Questa è la grossa, ce ne sono state tante altre. Alla fiera di Pesaro di San Nicola, a Trento, a Modena, a Reggio, in qualunque città. Non parliamo poi del nuovo inserimento nello spettacolo. Attraverso queste iniziative, molti cantastorie che avrebbero cessato si sono sentiti sempre di studiare qualcosa, scrivere qualcosa.
Canzone - Poesia di PIAZZA Marino per la nascita dell'Associazione Cantastorie
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8 Settembre
Millenovecentoquarantasette A Rimini un incontro serio
Presidente
Silvagni (detto Caserio) (ideatore intestatario) le mansioni di Segretario autodidatta intelligente e astuto a Benevento scrisse lo Statuto
con i
consiglieri dalla Lombardia
uniti ai
cantastorie della Sicilia. i cantastorie associati in accordo come conviene essere uniti e lavorare assieme volontà costanza e comprensione
per il
trionfo dell'associazione. . . amico sincero dei canzonettista del 54 l'11 Aprile decise un congresso in grande stile in accordo con le Autorità e tutto l'organismo sovvenzionati dal Comune e l'Ente Turismo
offriranno
un pranzo con pasti completi
in quella
grande manifestazione per ascoltare le vecchie storie
al primo
congresso dei cantastorie . . . « Il Cantastorie è nato per divertire la gente»
caratteristico, allegro, cordiale e sincero Zirudelle e canzone . . . Lorenzo De Antiquis il Segretario
« II
cantastorie è come un calendario arriva il giorno preciso
per gli
ascoltatori è un paradiso in musica, canto e tanta allegria
nelle
piazze un posto per il «cantastorie» al pomeriggio poi fu disposto
grande
spettacolo in « Piazza 8 Agosto» ogni squadra la sua esibizione. Il cantastorie Piazza Marino
con Bobi,
Carlino, Boldrini e Tonino. del grande successo con l'evviva al Comune, l'Ente Turismo e il congresso. Con quella manifestazione il cantastorie dilaga.
Il 958
Fiera millenaria a Gonzaga per la Sagra del Folklore.
Davanti a
personalità, onorati cittadini festa grande alla fiera dalla mattina alla sera.
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28 Giugno 1960
Grazzano
Visconti il Cantastorie
con la
mostra delle vecchie storie Alla Sagra di Castel'Arquato Piazza Marino venne premiato per la poesia, la zirudella e la canzone detta (Isabella). A Monticelli d'Ongina vi spiegherò i cantastorie vennero dal Pò Bobi Bruzzi e Piazza Marino
con
cornetta, fisarmonica e clarino suonando e cantando la canzonetta. A Bobbio la fra i monti i cantastorie sempre pronti
in quell'antico
caratteristico castello Risate applausi fummo onorati e al fin tutti premiati. . . A Piacenza in piazza Cavalli bella Sagra senza falli.
Il Ministro
dello Spettacolo da Roma per il cantastorie Piazza con Bobi assieme a Tonino con zirudella del momento di tutti i generi in aumento e così vinse la battaglia col titolo di Trovatore d'Italia. 1972 in Piazza Maggiore
a Bologna
città del buonumore onorati da tanta gente
in Palazzo
d'Accursio la giuria Lorenzo De Antiquis
presidente
dell'Associazione tanto merito e tanto onore d'Italia eletto il (Trovatore) . . . Nel 73 Dina Boldrini una novità per i cittadini una donna cantastorie suona e canta e spiega storie con la riscossa delle donne che non van più in minigonne ha vinto la battaglia
col titolo
di Trovatrice d'Italia. . . canterini ed armoniosi Vincenzina e Arnaldo Cavallini tanti applausi dai cittadini si son fatti molto onore
col titolo
d'Italia il Trovatore un cantastorie dei più rari con il sax sofan e la parola ci manda tutti a scuola . . . Alba « Sagra del Tartufo» in piazza e in teatro chiuso una coppa a Piazza Marino
una
medaglia alla Dina e a Tonino. una cosa da non credere alla festa del folklore tanta gioia e tanto onore una giornata dell'allegria qui finisce la poesia . . .
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