LA STORIA DEL CANE FIDO
di Stefano GIRALDI
( da www.coopfirenze.it )
|
|
Quando si parla di una favola si pensa a una storia fantastica o a un mito fuori dalla realtà. La storia che vi raccontiamo è invece un fatto realmente accaduto, la storia di un cane di nome Fido vissuta nella bella valle del Mugello.
Carlo Soriani, un operaio di Luco del Mugello, un paese vicino a Borgo San Lorenzo, nel tempo della seconda guerra mondiale trovò in un fosso un cucciolo di cane ferito. Soriani raccolse quel canino e lo portò a casa sua dove gli prestò le prime cure e gli dette anche una cuccia.
Il cagnolino, una volta guarito, si affezionò così tanto al suo nuovo padrone che ogni giorno si recava alla fermata della corriera che riportava gli operai da Borgo San Lorenzo ad aspettare il ritorno del suo padrone. Ma in un terribile dicembre del 1943, durante i bombardamenti aerei avvenuti su Borgo San Lorenzo, Carlo Soriani morì.
Fido non perse la speranza di veder tornare il suo buon padrone e per ben 14 anni si recò puntualmente all’arrivo della corriera ad aspettare, purtroppo inutilmente, che l’operaio scendesse. La guerra era finita, l’Italia stava cambiando e il fedele Fido era invecchiato, ma ancora ogni giorno si presentava alla fermata della corriera e aspettava.
Nel 1957 il sindaco di Borgo insignì Fido della medaglia d’oro, con grande commozione della moglie di Soriani, presente alla cerimonia. Il 9 giugno del 1958 Fido morì: fu seppellito vicino alla tomba del suo padrone Carlo Soriani, nel cimitero comunale di Luco del Mugello. Il comune di Borgo San Lorenzo decise di ricordare questa straordinaria storia di amore e fedeltà e dette incarico allo scultore sestese Salvatore Cipolla di realizzare una statua in bronzo del cane. La statua si trova tuttora collocata in Piazza Dante, a fianco del palazzo municipale di Borgo San Lorenzo.
LA STORIA DEL CANE FIDO
Parole e musica di Lorenzo DE ANTIQUIS - 1958
(parlato) ...una sera d'inverno, nel 1941, Carlo Soriani, un operaio di Luco del Mugello, frazione di Borgo S. Lorenzo, stava pedalando sulla sua vecchia bicicletta, diretto verso casa...
Tempo di guerra, è notte piovosa la strada fangosa, il buio total. Un operaio pedala, ma sente qualcuno è gemente qualcuno sta mal. «Che gli è?» domandassi Carlo Soriani uomo cordiale dal cuore assai buon. Quel cuccioletto nel fosso trovato ferito, infangato gli muove pietà.
Se lo raccoglie in petto lo pone si chiude il giaccone riprende il cammino. Eccoci a casa la moglie e i bambini carezze e bacini a quel cagnolin. Ora ha trovato una cuccia, una casa, Fido è felice col suo salvator. Segue il padrone ovunque lo veglia puntuale lo sveglia all'alba ogni dì.
Parte da Luco ogni dì la corriera ritorna alla sera e Fido lo sa. Per lavorare ogni giorno il padrone su quel carrozzone si reca in città. Fido è festante, dimena la coda quando alla sera ritorna il padron. Salti di gioia, d’affetto, d’amore Esprime il suo cuore La felicità.
L’odio dilaga, la guerra è feroce terribile croce, per l’umanità. Ecco un terribile bombardamento Borgo S. Lorenzo colpito sarà. 30 dicembre cento i caduti Carlo Soriani non tornerà più. Povero Fido, cercava il padrone non sa la ragione perché non c'è più.
Dolore immenso, continuo straziante del cane vagante che cerca qua e là. Passa la guerra, ritorna la pace ma Fido tenace continua a sperar. Eccolo in piazza che sale in corriera tutte le sere il padrone a cercar. Povero Fido la gente dice e il cane infelice s'accuccia, sta là.
Quattordici anni ormai son passati i tempi cambiati è l'ora del "bum". Fido è già vecchio ma seguita andare in piazza aspettare la testa all'ingiù. Il 9 giugno del 58 Fido è morto aspettando il padron. Favola vera di un uomo e di un cane nel cuore rimane qualcosa di più...
(parlato) ...nella piazza Dante di Borgo S. Lorenzo in mezzo ad una aiuola un monumento in bronzo la cane "Fido", opera dello scultore Cipolla, sta a ricordare la fedeltà di quel cane.
|
|
|