LE GIOSTRE DI FRANÇOIS DELAROZIÉRE
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François Delaroziére, diplomato all’Istituto di Belle Arti di Marsiglia, ha progettato e realizzato le “macchine” della Compagnie Royal de Luxe, le Manège d’Andrea, le Manège Magnifique, le Manège Carré Sénart. Meraviglie di poesia e creatività, che incantano i bambini durante i loro giri sulle giostre …
La Giostra d’Andrea, ben lungi dall’essere banale ,rigurgita di animali fantastici e di folli macchinari. Trentaquattro opere, le une più belle delle altre, stupiscono gli occhi dei bambini e dei loro genitori. I bambini meravigliati possono cavalcare draghi che soffiano e sputacchiano, camaleonti giganti e lucertole da corsa che inseguono una famiglia di coccinelle rimpinzate di zanzare.
Sulla Giostra Magnifica si gira sulla schiena di una lumaca, di una cavalletta gigante, o di uno pterodattilo articolato, oppure fare un viaggio in pallone o su un missile: questo è l’incanto della Giostra Magica. Andare su marchingegni così tanto bizzarri quanto stravaganti, fa davvero girare la testa.
Quando si pensa una giostra, si pensa subito a cavalli di legno, piuttosto che a bisonti o insetti. Questa è infatti la particolare originalità della Giostra di Carrè Sénart, vero bestiario in movimento. Gli aeroplani e i giganteschi cavalli sono qui sostituiti da animali originati direttamente dalla immaginazione dell’artista. Tra Alien e 20.000 leghe sotto i mari, l’universo della giostra è al tempo stesso fantasmagorico e onirico. Largamente ispirato dalla natura perché “ho pensato subito a delle scene agricole popolate di bufali”, François Delaroziére ha lasciato poi correre la propria immaginazione per partorire creature così reali quanto improbabili come i bufali, i bisonti, i pesci fossili e altri insetti del periodo preistorico. Fatto unico in una giostra, i vari elementi sono mobili e possono essere azionati manualmente dai 49 utilizzatori della giostra. In più essi si incrociano ! In quanto la giostra, di forma quadrata, ha un piatto circolare al centro che gira in senso inverso. “Gli sguardi possono incrociarsi”, sottolinea l’artista.
Sul rumore di fondo del digrignare e dello stridere delle “macchine”, una musica speciale creata appositamente culla i movimenti delle bestiole. Non solamente la parte meccanica è a portata di mano, ma è anche visibile. Così le saldature e gli ingranaggi si vedono e lasciano intuire la complessità dell’opera. Una complessità che comunque pare “semplice”, come pure i materiali utilizzati per creare l’insieme dei pezzi della Giostra. Legno, acciaio e cuoio, sono le materie prime principali utilizzate, mentre la vernice che ricopre pannelli decorativi e animali è di origine naturale. Piccoli e adulti potranno così cavalcare un bufalo d’acciaio, progettato partendo da pezzi e materiali agricoli.
Le Giostre di François Delarozière sono ben più di una giostra monumentale o di una attrazione da fiera: ma un’opera d’arte degna dell’immaginazione di Jules Verne. Viaggio al centro della Giostra.
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