IL “MUSEOBAR” DI MODANE 1900

 

I caffè della traversata delle Alpi

 

 

 

 

 

 

Questo luogo ci racconta una stupefacente epopea, quella della costruzione di una città-frontiera, a mille metri di altitudine!

 

Tramite la ricostruzione di quattro caffè d’epoca risalenti ai periodi dal 1880 al 1935, il Museobar rintraccia e fa rivivere la storia di Modane e di Fourneaux.

 

Quattro caffè sono ricostruiti, per il piacere di coloro che ameranno immergersi nell’atmosfera colorata e viva di quella epoca. Dall’ambiente frettolosamente tinteggiato dei caffè degli italiani a quello piuttosto raffinato del caffè borghese, si scoprono differenti sfaccettature, sempre piacevoli, di Modane.

 

Alcuni video proiettano continuamente il racconto della perforazione del primo tunnel ferroviario, la percezione della frontiera, la stazione Internazionale, la via militare o il funzionamento delle pianole meccaniche.

Si possono ascoltare testimonianze sonore di Modanesi raccolte da Valentina Zingari, l’etnologa.

Più di 300 foto d’epoca sui muri, accompagnano affreschi di colore accattivante che ricostruiscono il clima dell’epoca (appartenenti all’atelier di Gypaete).

Sono inoltre esposti 13 piani a cilindro, pronti per essere subito suonati, molti sono di fattura locale (della ditta Jorio). Il suono di questi strumenti accompagna tutta la visita e sono partecipi dell’atmosfera festosa di questa città che conta fino a 3000 militari, 80 caffè, 600 ferrovieri, ecc.

Il Museobar è  luogo di conservazione e di valorizzazione della città di Modane.

Molti abitanti hanno già offerto le loro testimonianze o fatto scannerizzare le loro foto al fine di arricchire la memoria collettiva e illustrare quella bella storia…

 

 

             

 Claudine Theolier

 

 

Trompe l’oeil, musiche di piano meccanici, testimonianze e soprattutto immagini sono le illustrazioni di questa storia straordinaria. In effetti, fra quelle due date, i due piccoli villaggi agricoli e frontalieri di Modane e di Fourneaux conoscono un percorso che assomiglia a quello che hanno conosciuto le contrade del Far West americano.

 

A mille metri di altitudine, Modane diventa una vera città-fungo con i suoi quartieri popolari edificati su una sponda e sull’altro dell’Arc, i suoi numerosi commerci, i suoi hotel e i suoi 80 caffè nei quali si ritrova il popolo industrioso e avventuroso della città nuova.

 

 

   

 

 

Dal 1857, giunti da tutte le contrade di Francia, ma anche da altri paesi europei, migliaia di pionieri, si insediano ai piedi della montagna del Frejus, rispondendo all’appello dell’ingenier Germain Sommeiller, per bucare il primo tunnel transalpino della Maurienne. Una grande opera che permette di lanciare le ferrovie francesi alla conquista del Sud dell’Europa e di prefigurare la futura stazione internazionale di Modane.

 

Le tensioni comparse nel 1890 in conseguenza del ravvicinamento del giovane stato italiano con gli imperi centrali hanno come conseguenza la costruzione delle fortificazioni su speroni rocciosi (il forte di Replaton, quello di Sapey), dove si insediano ben presto migliaia di uomini della truppa e ufficiali, con le loro famiglie.

 

 

   

 

 

Tra le due guerre mondiali, sono disseminate sulla montagna nuove fortificazioni: la linea Maginot delle Alpi è cosa fatta!

Tutta questa attività umana, militare e commerciale trasforma la valle, nella quale si insediano anche delle industrie: elettrochimica a Saint-Gobain Modane e l’elettrometallurgica Péchiney (La Praz), cartiera Matussière e Forest (Fourneaux) e le fabbriche di trasformazione del riso (Modane) che  incanalano verso le tavole francesi i risi italiano e indocinese…

 

 

   

 

 

In oltre, per la sua vicinanza con la Stazione di Modane, il Museobar permette ai viaggiatori in transito di aspettare il loro treno o il loro autobus in modo divertente e culturale. Un ampio guardaroba consente di depositarvi i loro bagagli.