LA PIOGGIA STENDE LA SUA VELETTA

 

di Corrado GOVONI

 

 

 

 

La pioggia stende la sua veletta

su l’orto come una bigia cornetta.

 

E ogni cosa s’umilia e s’attrista

e i fiori sembran fiori di batista.

 

La chiesina d’un fervido convento

insiste nel suo bianco ammonimento.

 

Un passero sui tegoli appassiti

pigola i suoi motivi inumiditi.

 

Di lontano la sua malinconia

zoppica un organo di Barberia.

 

Ne la loro casetta cilestrina

de le colombe tubano in sordina.

 

Su un’asse, contro una vetrata chiusa

dietro a cui forse un micio fa le fusa,

 

l’acqua in minute goccioline scintilla

su i fiori ne le pentole d’argilla.