LE SCENOGRAFIE
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LA GRANDE FIERA
Le sei grandi immagini ( mt. 3 x 2 ciascuna, con lo sviluppo di 18 mt. ! ) sono rielaborazioni di litografie di autore sconosciuto, probabilmente olandese, e rappresentano la fiera in un paese, oppure un mercato settimanale, o forse la festa patronale … nel 1800 . Sono la inusitata testimonianza – documento attentamente descrittivo di mestieri, strutture, attrezzi, costumi, clima delle feste in piazza del 1800, dove sempre era presente anche il nostro suonatore di organo a manovella, nel ruolo di imbonitore o di intrattenitore o semplicemente di musicante .
La piazza è il luogo di incontro della gente del territorio per fare festa . Cose da vendere , cose da acquistare . Cose da vedere, notizie da scambiarsi . Verdure, formaggi, pollame, bovini, stoffe, mercerie … contadini, pastori, bovari, massaie, notabili, bambini … tanti bambini . Ceste, banchi di vendita, spettacoli viaggianti, curiosità esotiche, imbonitori, destrezze e raggiri …
E poi c’ erano i divertimenti ! Nelle odierne sopravvissute fiere non sono più presenti gran parte delle attrazioni di allora . Oggi le statue di cera di personaggi illustri sono in mostra in piccoli musei; giocolieri, equilibristi sulla corda, cavallerizzi acrobati, animali ammaestrati, si esibiscono nei circhi; il prestigiatore appare in televisione; gli animali esotici sono negli zoo – safari; la triste esibizione dei “ fenomeni viventi “ è stata giustamente vietata dalla legge; il teatro dei burattini compare raramente nei parchi cittadini … solo le giostre sono ancora presenti nei Luna Park …
La grande scena vede all’opera prestigiatori, giocolieri, animali ammaestrati ed esotici ( scimmie, cammelli, orsi, canarini …), giostre, teatro dei burattini, contastorie … e tanta musica di organetti a manovella ! Colori, voci, suoni … sembra sentirli !
Può esser utilizzata come eccezionale fondale . Può essere esposta isolatamente ed è già uno spettacolo … farsi fotografare di fronte ad essa è una tentazione irresistibile !
LA FORESTA DEI SOGNI E DELLE ILLUSIONI
Una scena – fondale ( mt. 3 X 2, articolabile ) pone limite e separa dal reale.
E’ l’immagine rousseauniana di una foresta, lussureggiante di vegetazione tropicale arcaica. Una foresta vergine, incontaminata, ma a suo modo ordinata,non selvaggia, priva di pericoli: quasi un giardino! Forse il primo giardino del mondo, prima che comparisse l’uomo: quel paradiso terrestre perduto per sempre.
E’ stata pensata per ambientare gli spettacoli per i bambini. Per coloro che sono di fronte al kamishibai questo spazio protetto favorisce l’isolamento dal contesto per rendersi disponibili ad essere accolti nel fantastico.
Lo stesso giardino dell’ Eden, questa volta popolato da esseri misteriosi ma gioiosi e sicuramente buoni in grado di aiutare chi li incontra, è rappresentato nel parascena dell’organo, al disopra del quale si spalanca il teatrino delle storie.
Sono storie nelle quali animali, vegetali, uomini a volte, terre, cielo, acqua convivono armoniosamente integrati nella partecipazione al mondo. Il sogno è lì, lì c’è il prodigio, in quelle narrazioni: è il paradiso perduto ritrovato per il tempo delle parole del racconto.
Storie per bambini di semplicità ingenua per raccontare valori etici e sociali che, qui e oggi, sono folgoranti anche per gli adulti.
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